“Com’è bbella la mi’ Pisa / che dall’Arno ‘n due è ddivisa”. Come i Gatti Mezzi, tutti i pisani, anche quando passano di fretta e furia sui lungarni o quando attraversano il Ponte di Mezzo mangiando il gelato e dribblando orde di turisti e universitari, gettano uno sguardo alla città e pensano “però, è proprio bella”. Negli anni 50 un fotografo di strada presidiava i lungarni, e scattava ritratti ai passanti da vendere per poche lire. Quel fotografo era Luciano Frassi, in seguito diventato notissimo fotoreporter de La Nazione, che aveva imparato a usare le macchine fotografiche da un soldato tedesco nel campo di prigionia di Coltano. Alcuni fra i pisani più stagionati hanno ancora nei loro album di famiglia interi set fotografici di ritratti “der Frassi”.